Finanziarie

L'investimento più redditizio: la cultura dei nostri figli.

Oggi voglio porvi una riflessione che non rientra, secondo me, nel pensiero comune degli italiani: “regalare (l’opportunità di ottenere) una laurea rende molto di più che acquistare loro un immobile”.
Se vuoi approfondire leggi l’articolo apparso su Financial Advisor giugno 2015 Il family planning della generazione digitale
16 luglio 2015

Quali rischi corrono gli investitori obbligazionari oggi?

Reddito fisso è spesso sinonimo di sicurezza e stabilità. Ma queste convinzioni devono essere limitate alle cedole. Altra cosa è il prezzo del titolo e le sue oscillazioni…
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30 giugno 2015

Vi siete mai chiesti se le obbligazioni bancarie siano davvero sicure?

Se i lettori leggessero con attenzione il prospetto delle emissioni bancarie, probabilmente si troverebbero con i capelli grigi per le preoccupazioni…. Quindi per un investitore “tutti i rischi eliminabili vanno eliminati”, le cattive abitudini, bisogna cambiarle!
Fondi obbligazionari diversificati, al limite ETF obbligazionari diversificati… mai, obbligazioni singole per il proprio portafoglio “core” di riserva e sicurezza.
Il rischio specifico è stupido. Ci si imbatte in Argentina, Cirio, Lehman, Grecia, persino in Banca Marche… e si perde tutto.
Se vuoi approfondire leggi l’articolo apparso su Citywire.it il 09 giugno 2015 che allego: Sono così sicure le obbligazioni bancarie Il caso Banca Marche
11 giugno 2015

Mal di budget, sportelli in trincea

Sempre più di attualità il legame tra campagne commerciali delle banche e collocamento di prodotti di casa e servizi finanziari e di investimento gli istituti finanziari riconoscono premi e altri benefit ai dipendenti…
Se vuoi approfondire leggi l’articolo apparso su Il Sole 24 Ore del 09 maggio 2015 che allego: Mal di budget, sportellisti in trincea- Il sole 24 ore 09 maggio 2015
15 maggio 2015

Quando si dice il lungo periodo!

…”C’è così tanta gente che guarda i canali finanziari nei bar e nei locali dei barbieri” diceva Kahn “una mole di informazioni superflue, come elettricità statica nell’aria“ ed infatti raccomandava all’investitore privato di “lasciar perdere le opinioni prevalenti che si ascoltano alla televisione o su internet perché non sono di aiuto” e dotarsi piuttosto di un orizzonte temporale minimo di tre anni per valutare la profittabilità di un investimento…
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09 marzo 2015
 

Strategie di investimento di entrata graduale nei mercati.

La mia esperienza in materia di investimenti finanziari mi porta a dire che non esistono “MAGHI” in grado di prevedere il futuro e soprattutto non esistono strategie di investimento o prodotti che vanno bene in ogni situazione di mercato.
Posto questo ritengo che, l’unico modo per ottimizzare nel tempo il buono che hanno i differenti mercati, sia un’ adeguata diversificazione e decorrelazione degli strumenti utilizzati. L’articolo in allegato propone inoltre alcune soluzioni per l’ingresso su mercati ad alta volatilità (come l’azionario), per i quali sappiamo il rischio maggiore sia entrare un attimo prima che il mercato crolli.
Se vuoi approfondire leggi l’articolo apparso sulla rivista Investimenti Finanziari n. 4/2014 che allego: Strategie di investimento di entrata graduale nei mercati
17 febbraio 2015

L'ora della responsabilità per l'Europa

Come Giulio Cesare, quando ha passato il Rubicone, così anche la BCE con l’annuncio di acquisto titoli per 60 miliardi di euro al mese, ha passato un punto di non ritorno per quanto riguarda l’impostazione delle sue manovre di politica monetaria,( Quantitative Easing : creazione di moneta da parte di una banca centrale e la sua iniezione, con operazioni di mercato aperto, nel sistema finanziario ed economico) un insieme di cause ha spinto la banca centrale ad adottare finalmente una strategia più aggressiva:
difficoltà nel raggiungere il target di ampliamento del bilancio di 1000 miliardi di euro
la crescita stentata nell’eurozona
il continuo slittamento dell’inflazione di riferimento verso una vera e propria deflazione.
complessivamente ha reagito alla situazione economica attuale, varando una manovra senza precedenti, promuovere l’acquisto di obbligazioni governative, infatti, lancia un messaggio ben chiaro:
– i tassi di interesse rimarranno bassi l’acquisto di attività sarà un supporto importante per i mercati dei capitali e permetterà alla banca centrale di accelerare il suo programma di acquisti (da Marzo 2015 in avanti la BCE intende acquistare 60 miliardi di obbligazioni pubbliche e private almeno fino a Settembre 2016)
Gli effetti della manovra sono difficili da valutare nel complesso, di certo non ci sono state reazioni di mercato estreme nell’immediato, il che implica che forse si è trovato il modo giusto di gestire elevate aspettative sui mercati, l’impatto invece del Quantitative Easing sul comportamento dei governi corre il rischio concreto, con i suoi effetti distensivi sulle dinamiche del debito pubblico, di stimolare i governi dei paesi più in difficoltà a rallentare il processo di riforme con la scusa che la situazione è ora più rilassata.
Per quanto concerne, infine, l’economia reale, gli effetti saranno piuttosto limitati e comunque più ridotti rispetto a quelli di QE negli USA. L’impatto più positivo, tuttavia, sarà questo: l’allentamento quantitativo garantirà un euro debole ancora a lungo, dando una spinta decisiva alle esportazioni che, da sole, rappresentano circa il 44% del PIL europeo.
Passando ad analizzare la vittoria di Tsipras molto netta, ma anche ampiamente attesa, sposto la focalizzazione su due punti in particolare :
– i termini in cui verrà rinegoziata l’appartenenza della Grecia all’euro
– le modalità secondo le quali verrà ristrutturato il debito per risollevare la nazione dalla spirale di contrazione in cui è precipitata.
Anche se tale situazione presenta una potenziale minaccia per la moneta unica, essa è di fatto più lieve di quanto si possa pensare, fondamentale ricordare che i punti principali dell’agenda di governo sono comunque molto lontani dalle posizioni delle frange più estreme del partito e sono focalizzati su problemi idiosincratici della Grecia, uno su tutti quello del credito, che ha visto negli ultimi anni dinamiche ascendenti per gli spread, opposte a quelle di riduzione registrate negli altri paesi “in difficoltà” della zona euro.
Ne sapremo di più nei prossimi mesi.
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30 gennaio 2015
 

La tendenza, sbagliata, ad investire nei titoli familiari

I risparmi delle famiglie italiane sono ancorati al mercato di “casa”: i prodotti più diffusi sono i titoli di Stato domestici, seguiti dalle obbligazioni bancarie italiane.
Perché è importante ricordare sempre che in un’economia globalizzata le opportunità d’investimento devono essere misurate sulla base del rapporto tra rischio e rendimento indipendentemente dalla loro collocazione geografica?
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15 dicembre 2014

I consulenti evitano il ripetersi degli stessi errori

…Mentre nella vita quotidiana riusciamo abitualmente a imparare dagli errori, tale apprendimento è precluso, o, se non altro, appare per lo meno difficile, nel caso della gestione dei risparmi…
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14 novembre 2014