NEWS - Pagina 18 di 29 - Massimo Fantin
Paesi emergenti: uno sguardo a futuro.
Spesso mi chiedono dove comperare oggi per creare valore domani; come sapete non ho la sfera di cristallo, e dunque la prima cosa da verificare è l’orizzonte temporale a disposizione per far fruttare il patrimonio (definito in funzione di un certo obiettivo di vita che si vuole realizzare); se il tempo a disposizione è almeno 5-7 anni una “pianticella” che potremmo iniziare ad innestare per diversificare il portafoglio sono le azioni dei paesi emergenti che oggi quotano mediamente -20% da gennaio di quest’anno.
Allego un interessante video della Casa di Gestione Goldman Sachs che cerca di spiegare le potenzialità di questa Asset Class.
AZIONI DEI MERCATI EMERGENTI
03 settembre 2018
Mutamento sociale e demografico: quale futuro?
Ho finalmente “scoperto” il perché gli italiani, noti come popolo di risparmiatori, non sono altrettanto bravi nel guardare al domani (o al dopodomani) e a scadenzare dunque i loro investimenti tenendo conto delle esigenze che avranno quasi certamente in futuro.
Se leggete le riflessioni di Fabrizio Crespi che allego sono sicuro che scoprirete alcuni dei motivi che spiegano questa miopia.
Buona lettura ai più curiosi.
L’impatto dei mutamenti socio-demografici sulla pianificazione finanziaria dei risparmiatori italiani: alcune considerazioni
23 luglio 2018
Quanto può costare il conflitto d’interessi
I dati che allego si riferiscono a quanto pesano i “prodotti di casa”, sul totale di quelli proposti ai clienti dalle principali banche.
Mi pare che, una volta di più, questo studio dimostri come tutti si riempiano la bocca dicendo di essere dei consulenti che fanno gli interessi dei clienti, ma che alla prova dei fatti il conflitto d’interessi abbia il dominio su ogni scelta.
Se ha questo aggiungiamo che gli intermediari che hanno raccolto più fiducia in questi ultimi anni sono proprio quelli che stanno nella parte bassa della classifica ci rendiamo conto di come anche questa volta non abbiamo colto l’occasione per accrescere le competenze finanziarie comuni.
Una educazione finanziaria adeguata ci aiuterebbe a fare certamente scelte diverse.
Buona riflessione.
02 luglio 2018
Certificazione vera o autocertificazione?
Oggi più che mai va di moda proclamare: “il cliente per noi è al primo posto”… magari fosse così!
Il 3 gennaio di quest’anno è entrata in vigore la nuova normativa europea Mifid 2 sulla consulenza ai clienti in materia finanziaria, che punta a garantire un innalzamento del livello di competenza da parte di chi presta consulenza alle persone su una materia tanto delicata: in merito a questo in Italia le autorità competenti (Consob) hanno sostanzialmente “concesso” alla Banche di auto-certificare la competenza dei propri consulenti!! Dove va a finire il conflitto di interessi?
Sono convinto che è il consulente per primo, a doversi chiedere come sta lavorando per i clienti che segue, se è realmente indipendente o se di fatto è sottoposto e inquadrato nelle linee guida della banca mandante, e poi dovrebbe anche decidere se vuole essere il garante degli interessi del cliente o “il braccio” di qualcun altro. Io ho sempre cercato di ragionare con la mia testa e ho scelto come banca mandante per operare, qualcuno che mi permetta di agire liberamente (la libertà è la cosa più preziosa e l’unica garanzia per il cliente di obiettività operativa da parte di chi lo segue); inoltre già dieci anni fa, nel 2008 ho chiesto di sottopormi volontariamente a certificazione e vigilanza annuale di Efpa (Rotterdam), ente indipendente di valutazione delle competenze e della deontologia dei consulenti europei. Sono orgoglioso delle scelte che ho fatto e vi invito a leggere l’articolo in proposito che mi sento di condividere.
Se vuoi approfondire leggi l’articolo apparso su Patrimonia&Consulenza Anno 4 Numero 1: Indipendenza di giudizio
11 giugno 2018
Chi è senza peccato scagli la prima pietra
Mi è sembrato strano che Papa Francesco tratti temi che riguardino i Consulenti Finanziari e certamente ne condivido i contenuti.
Mifid 2 ha tra gli obiettivi quello di tutelare maggiormente il cliente anche se spesso alla prova dei fatti quello che ne esce non è certamente la migliore qualità.
Multimanagers, indipendenza e ricerca costante della qualità nascono anche dal desiderio di tutelare maggiormente il cliente; certificazione EFA e ISO 22222 rispondono, tra le tante cose, anche a principi etici: sento aria di “beatitudine”.
Buona lettura.
Il Papa rimprovera i consulenti finanziari
28 maggio 2018